Sogno che diventa segno, che interroga lo sguardo e impressiona l’anima di chi guarda.
Alberto Pasqual è uno scultore nato e cresciuto a Sacile. Da autodidatta scopre e si appropria dei segreti della materia nella bottega di famiglia. Fin da subito inizia a lavorare svariati materiali, come la creta, il gesso, il bronzo, e il cemento, ma il materiale che predilige in assoluto è il ferro, per la sua forza e la sua durezza. E’ maestro nell’uso manuale del cannello, grazie al quale rende duttile e trasforma il metallo in forme sempre nuove.
Le opere recenti sono lavori che attingono a una sorta di energia primordiale dentro forme geometriche, legate alla terra, alla natura e alla vita. Esempi di opere dove la tridimensionalità delle forme studiate e analizzate richiama l’ordine e la compostezza della geometria, sono: “Guerra” rappresentata con un disco di ferro spesso attraversato da un foro causato da un ipotetico proiettile, simbolo sia di una ferita aperta per un gesto disumano, sia del senso di assenza di volume e sostanza che la morte inevitabilmente produce e “Verticale” che è presentata come una parete di ferro che ricorda la maestosità di un tronco d’albero. Famose sono inoltre le sue sculture dei “guerrieri”, figure mitiche dove l’artista coniuga realtà della storia e forza della metafora: con il proprio scudo sono guardiani della propria coscienza, nella quale il singolo realizza sé stesso senza subire le influenze negative dell’ambiente esterno.
Alberto Pasqual ha esposto con mostre personali e partecipato ad esposizioni collettive in numerose località in Italia e all’Estero; in particolare a Perugia, Salisburgo, Vienna, Roma, Padova, Venezia e Pordenone. Nel 2006, insieme agli architetti Michele Biz e Alessandro Broggio ha vinto il premio del concorso nazionale “Un monumento a Marco Pantani”. L’imponente scultura realizzata per ricordare il “pirata”, campione indimenticabile del ciclismo, è fissata in corrispondenza di una tra le curve più impegnative del Mortirolo, la sua montagna che l’ha reso famoso interprete di grandi imprese. La figura di Marco Pantani qui si stacca tridimensionalmente nel più classico dei suoi atteggiamenti agonistici: lo scatto sui pedali, le mani sotto e lo sguardo rivolto a rivali ormai lontani.
Dopo vent’anni di sculture Alberto Pasqual si presenta oggi anche con opere su carta totalmente inedite: è e rimane uno scultore che scopre nella pittura un nuovo modo di esternare i suoi stati d’animo.
Passeggiando per la città di Sacile si possono ammirare alcune sue creazioni, come il bassorilievo dedicato a Pier Paolo Pasolini e “Mans Furlanis”, monumento in bronzo che celebra con straordinaria sintesi la donazione di sangue, linfa di vita e di speranza e collocato in uno degli spazi esterni più significativi della città. L’abside del Duomo di San Nicolò.
“… credo che la mia scultura
esprima un salto verso l’alto,
una sorta di ascesa,
da questo ad un altro mondo,
dalla dimensione fisica,
tangibile e di estrema pesantezza
a una dimensione più impalpabile
e leggera,
forse concettuale,
forse spirituale,
forse d’intuizione,
non saprei…”
Alberto Pasqual