L’antico “Portus Sacili”, luogo di attracco per le barche mercantili apre la vista sulla linea dei seicenteschi palazzi fondaco. Sullo sfondo, proiettato come un ampio palcoscenico, si erge il quattrocentesco Palazzo Comunale.
La principale piazza di Sacile, situata nel cuore della città, era in origine un emporio destinato allo scalo delle merci del porto fluviale. L’inclinazione del terreno, che qui scende leggermente verso sud, rivela ancor oggi la funzione originaria dello spiazzo che fu chiuso nella seconda metà del Cinquecento, quando l’attività portuale cessò definitivamente.
Il perimetro della piazza è delimitato da una serie di palazzi-fondaco risalenti ai primi decenni del Seicento (periodo in cui l’intera area fu prosciugata e pavimentata con pietre e ciottoli) di gusto veneziano mediato da influenze trevigiane. Costruite su tre piani (per le attività commerciali, la residenza ed il deposito-granaio), queste abitazioni si caratterizzavano soprattutto per i due accessi, dalla piazza e dal fiume Livenza, pur mantenendo sul retro un locale adibito a scuderia. Nel Settecento, in seguito al prevalere della funzione residenziale sulle altre, questi palazzi furono sottoposti ad interventi di ristrutturazione degli interni.