La terra che non c’è. Notturno afgano per voce di donna
narrazioni di Angelo Floramo
musiche dal vivo di Paolo Forte
Tre donne, tre storie, tre momenti nella travagliata vicenda di una terra inventata, nata al tavolino dei trattati internazionali, eppure di radice antica, colta tra la ferocia e la bellezza di un destino sanguigno e crudele. Lo sguardo che la racconta è femminile. Un melologo in cui alla voce si intesse la musica, quasi un ponte sussurrato sul bordo delle cose, dove la scabrosità del Deserto incontra alla fine la struggente bellezza dell’Aurora.
In download il programma della rassegna