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Itinerario turistico in città

Passeggiando tra natura, arte e storia.

Un itinerario nel centro storico della città di Sacile rappresenta l’occasione per una passeggiata tra i borghi più antichi, i monumenti di notevole interesse storico artistico e gli scorci naturali creati dal fiume Livenza. Partendo dalla stazione ferroviaria, seguendo questo percorso, è possibile visitare la città nei suoi aspetti più caratteristici. 

Dalla stazione ferroviaria, attraverso via G. Lacchin, è possibile raggiungere in pochi minuti via Dante e da qui Campo Marzio sul quale si affacciano i Palazzi Ettoreo e Candiani, mentre sullo sfondo il Livenza disegna una delle sue più belle anse. La passerella che conduce al Duomo permette in questo punto una suggestiva vista sul fiume, sui vecchi bastioni del periodo comunale, sulle dismesse centraline elettriche e sui palazzi di Piazza del Popolo. Questo ponte pedonale immette direttamente su Piazza Duomo, quasi un piccolo campiello veneziano, posizionata su una delle due isole create dal fiume ed in passato chiamata città. Qui si possono ammirare il Duomo di San Nicolò, i Palazzi Ovio Gobbi e Carli con il Centro Studi Biblici e la Galleria Pino Casarini e la Chiesetta della Pietà. Storicamente questa parte della città, la più antica, è stata il cuore dell’attività commerciale, contrapposta a quella di Piazza del Popolo, area residenziale, sede del ceto nobiliare.

Da Piazza Duomo partono due antiche contrade, via Pujati (Contrada Ruga) e via Gasparotto (Contrada Montalbano), sulle quali si affacciano abitazioni con portici e ampi pianterreni porticati che costituivano la tipologia classica delle botteghe artigiane dell’età comunale.
Percorrendo le Contrade si arriva in Foro Boario (Pra’ Castelvecchio) dove si apre una preziosa vista di quello che era il sistema difensivo della città: frammenti di antiche mura ed un torrione circolare perfettamente conservato.
Dal parco di Pra’ Castelvecchio si imbocca via Mazzini per poi svoltare in Vicolo del Livenza: una piccola via pedonale che termina con un ponte ligneo attraverso il quale si giunge al Parco dell’Ortazza.
Questo interludio verde porta alla Corte di Palazzo Ragazzoni: il cortile interno con le dodici statue in stucco poste su due ordini lungo la facciata interna del palazzo anticipa la ricchezza storico-artistica conservata all’interno.

Una visita al palazzo permette di ammirare, nelle sale del piano nobile, gli affreschi opera di F. Montemezzano e le decorazioni a stucco, in particolare della cappella gentilizia. Usciti dal Palazzo si imbocca via Cavour con i suoi eleganti palazzi sei e settecenteschi, come Palazzo Granzotto e Palazzo Sartori, quest’ultimo a ridosso del torrione circolare di S. Rocco. Di fronte, attraverso un piccolo vicolo, si arriva al ponte delle Prigioni, così chiamato in quanto conduce a Piazzetta Manin dove anticamente si trovavano le prigioni cittadine e dal quale si gode di una vista unica: la diramazione del fiume Livenza all’ingresso della città. Da Piazzetta Manin si arriva in Piazza del Popolo, l’antico “Portus Sacili”, luogo di attracco per le barche mercantili. Chiamata anche piazza del mercato, è da secoli il cuore della “Sagra dei Osei”, storica manifestazione che si svolge ogni anno la prima domenica dopo ferragosto.

La vista si apre sulla piazza delimitata dalla linea di palazzi fondaco sui quali spiccano le architetture di Palazzo Fabio-De Zanghis, Loschi e Pianca. Sulla destra, proiettato come un ampio palcoscenico, si erge il quattrocentesco Palazzo Comunale. L’itinerario porta attraverso Ponte della Vittoria, da dove si apre uno splendido panorama sulle montagne e, dall’altro lato del ramo del fiume Livenza, sul Canale della Pietà e sull’abside del Duomo. Oltrepassato il ponte e lasciata sulla destra la casa natale del pittore Luigi Nono (XIX sec.) ci si immette in via Garibaldi, caratterizzata, con andamento a curva, da quinte di edifici porticati sei e settecenteschi, tra i quali si inseriscono significativi elementi architettonici anche di epoche precedenti. Si segnalano, in questa via, Palazzo De Casagrande, Palazzo Prata e Palazzo Doro.

A metà del corso, sulla destra, si possono ammirare l’Ospitale di San Gregorio e la Chiesa di San Gregorio, con il suo elegante campanile, testimoni storici del ruolo di quest’area cittadina, l’antico Borgo San Gregorio, esterno al centro medioevale, porta d’ingresso alla città. Al termine di via Garibaldi si arriva in piazza IV Novembre oltre la quale, in via XXV Aprile, si erge il cinquecentesco Palazzo Bellavitis. Dalla piazzetta, svoltando a sinistra, si imbocca viale Lacchin per ritornare alla stazione ferroviaria, da dove è iniziato l’itinerario alla scoperta della città di Sacile.